Nei contratti di locazione commerciale, grava sul conduttore l'onere di verificare che le caratteristiche del bene siano adeguate alle sue esigenze.
La Corte di Cassazione ha più volte ribadito che "nei contratti di locazione relativi ad immobili destinati a uso non abitativo, grava sul conduttore l'onere di verificare che le caratteristiche del bene siano adeguate a quanto tecnicamente necessario per lo svolgimento dell'attività che egli intende esercitarvi, nonché al rilascio delle autorizzazioni amministrative indispensabili alla legittima utilizzazione del bene locato, per cui, escluso che sia onere del locatore conseguire tali autorizzazioni, ove il conduttore non riesca ad ottenerle, non è configurabile alcuna responsabilità per inadempimento in capo al proprietario, e ciò quand'anche il diniego di autorizzazione sia dipeso dalle caratteristiche proprie del bene locato".
Inoltre, va ribadito, infatti, "che la destinazione particolare dell'immobile locato, pure indicata nel contratto, con connesse necessità che esso sia dotato di specifiche licenze amministrative, diventa rilevante, quale condizione di efficacia, quale elemento presupposto o, infine, quale contenuto dell'obbligo assunto dal locatore nella garanzia di pacifico godimento dell'immobile in relazione all'uso convenuto "soltanto se abbia formato oggetto di specifica pattuizione", non essendo sufficienti la mera enunciazione, nel contratto, che la locazione sia stipulata per un certo uso né l'attestazione del riconoscimento della idoneità dell'immobile da parte del conduttore".
Cass. Civ., sez. III, ord. 9670/2020.